Nel 1994, dopo la tragica alluvione, la collina su cui sorgeva la casa paterna, a San Rocco Cherasca, fu dichiarata zona rossa ad alto rischio. La mia famiglia fu costretta ad abbandonare la propria casa e i propri terreni. Dopo circa dieci anni, con un interessante progetto, sono tornata in quei luoghi. Quel lato della collina era un piccolo paradiso , i campi erano coltivati, l’orto rigoglioso e vivevano liberi asini, pecore e caprette. Le mura di quella casa hanno visto crescere le mie figlie ma dopo quei tragici giorni di novembre, i miei genitori hanno dovuto vendere tutti gli animali e trasferirsi in un appartamento.  Senza dubbio ha contribuito l'amore per la terra trasmessomi dai nonni, contadini nelle Langhe della “Malora” e dai miei genitori, ma e' stato nel 2006, dopo aver partecipato ad un corso sull’agricoltura biologica, che sono tornata su quei terreni ed ho iniziato a piantare alcune varietà di erbe aromatiche. Seicento piantine di salvia, santoreggia, timo, origano, elicriso . Con l'aiuto di mio papà abbiamo costruito l'impianto di irrigazione e recintato il pezzo di terra dove un tempo veniva coltivato l’orto. In quel periodo attraversavo un momento di grande cambiamento, sia personale che professionale. Sono una grafica creativa, designer e illustratrice, una professione che ho sempre svolto con piacere ma sentivo il bisogno di avvicinarmi a quella che da sempre era la mia idea di felicità: coltivare piantine sulla mia terra. Così, per un lungo periodo di tempo, alla mia attività di grafica ho affiancato la coltivazione delle erbe aromatiche officinali. Le curo con passione, le libero a mano o con pacciamatura con la paglia deli miei cereali dalle erbe infestanti, le proteggo dalle incursioni di caprioli e cinghiali, e due volte all'anno, nel periodo della fioritura, raccolgo foglie e fiori che metto ad essiccare, quindi le trito con un mulino macinatore e le porto a trasformare per la vendita. Ogni anno aggiungo un prodotto nuovo alla mia piccola produzione e nel 2012 ho inserito nella mia produzione il FIORDIDADO, trito di verdure a crudo, un ottimo dado vegetale, buonissimo anche per il soffritto . Al momento ho scelto di non avere la certificazione biologica perché non me la posso permettere, implica un lavoro di documentazione che porterebbe via tempo prezioso al mio lavoro. Insieme agli amici dell'associazione contadini delle Langhe abbiamo creato un format di autocertificazione che mettiamo a disposizione dei consumatori , dove viene documentata tutta la filiera, dal seme al prodotto finito.
Nel 2013 ho seminato un campo di farro spelta per poter realizzare prodotti come il pane azzimo di farro alle erbe aromatiche. L’appezzamento è molto ampio , circa dieci giornate lavorative di cui ne coltivo una parte ad erbe aromatiche, il CAMPO DELLE ERBE, IL CAMPO DEI CEREALI ed il resto del terreno sono noci, acacie e olmi selvatici che mi divido con caprioli e cinghiali.
Fino a qualche anno fa portavo avanti sia lo studio di grafica che l’azienda agricola, anche perché la nuova attività da sola non mi permetteva di mantenermi economicamente. Ora mi occupo solo più dell’ azienda agricola.
Nei momenti di maggior lavoro ho la fortuna di avere le mie figlie e mio genero che mi danno una mano nella raccolta delle erbe e quando necessito di lavori meccanici posso contare sull’aiuto degli amici che hanno i trattori.
Ho cambiato completamente vita, ho fatto un salto che mi ha impegnata parecchio per inseguire una passione che, anche se faticosa, mi rende felice... per inseguire i propri sogni crederci è fondamentale.
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